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AI seo
Immagine generata con AI di una donna SEO Specialist che lavora in una agenzia di Web marketing futuristica

Guida strategica su come scrivere contenuti di qualità usando l’intelligenza artificiale

Autrice: Debora Tesauro – SEO Copywriter e AI/LLM SEO Specialist

L’intelligenza artificiale sta decisamente rivoluzionando il mondo della creazione di contenuti. Se sei un blogger, un copywriter o gestisci un sito web, probabilmente ti sei già approcciato agli LLM e stai già sperimentando come sfruttare questa tecnologia per migliorare il tuo lavoro. La domanda non è più se usare l’AI, ma come usarla in modo strategico per produrre contenuti di alta qualità che si posizionino sui motori di ricerca tradizionale e generativa, ma soprattutto che parlino davvero al tuo pubblico.

L’errore più comune è pensare all’AI come a uno strumento in grado di scrivere articoli perfetti in autonomia. La realtà di fatto è molto più interessante. Dopo l’iniziale scetticismo, seguito da un periodo di approfondimento, vi posso dire che secondo la mia esperienza l’AI non è lo strumento per scrivere articoli, ma uno strumento potente per organizzare e ottimizzare in maniera strategica il lavoro di SEO copywriter.

Questa guida ti fornirà una struttura strategica per integrare l’intelligenza artificiale nel tuo processo di creazione di contenuti, trasformandola da semplice esecutore a strumento creativo.

L’AI non è un pilota automatico, ma un co-pilota ottimamente addestrato

Prima di addentrarci nei punti successivi, è fondamentale stabilire il giusto approccio all’AI generativa, che eccelle in compiti specifici ma ha dei limiti sostanziali.

Punti di forza dell’AI:

  • Velocità ed efficienza: può generare bozze, riassumere testi complessi e analizzare grandi quantità di dati in pochi secondi.
  • Analisi dei dati: è impareggiabile nell’identificare pattern, tendenze e “content gap”, analizzando il materiale esistente.
  • Brainstorming: fornisce spunti, idee e strutture di partenza per avviare il processo creativo.

Limiti dell’AI nella scrittura:

  • Manca di esperienza reale: l’AI come ovvio ha un addestramento che non potrà mai risultare autentica come il racconto di esperienze personali, quindi non può raccontare storie con genuina empatia.
  • Creatività e originalità: rielabora informazioni già esistenti, rischiando di produrre contenuti generici e ripetitivi.
  • Comprensione del contesto sottile: a volte difetta nel cogliere le sfumature culturali, l’umorismo o il tono specifico di un brand.

L’obiettivo è combinare il meglio dei due mondi: l’efficienza dell’AI con la strategia, la creatività e l’empatia umana.

Fase 1: strategia e progettazione – formulare all’AI le domande giuste

La creazione di un contenuto di valore non inizia con la scrittura, ma con la strategia. In questa fase, usa l’AI come un analista di mercato perfettamente addestrato per svolgere questo compito.

Analisi del pubblico e delle community

Vuoi capire quali sono i veri problemi e desideri del tuo pubblico? Invece di passare ore a leggere forum, puoi chiedere all’AI di farlo per te.

Esempio pratico: trova alcune discussioni pertinenti su Reddit, Quora o gruppi Facebook. Copia il testo o esportalo e chiedi alla tua AI: “Analizza queste conversazioni e crea una tabella dei principali ‘pain points’, desideri e obiezioni del pubblico riguardo a [il tuo argomento]”. Otterrai una buona comprensione della situazione in pochi minuti.

Brainstorming di argomenti e analisi dei competitor

L’AI può aiutarti a scoprire nuove opportunità di contenuto e a capire come si muovono i tuoi concorrenti. Puoi istruire strumenti AI ad analizzare il contenuto dei competitor, le loro attività sui social media e le loro tattiche SEO, fornendoti spunti per affinare il tuo metodo.

Prompt utile: “Agisci come un esperto di content strategy. Il mio sito parla di [argomento]. Analizza i cinque principali competitor [elenco competitor] e identifica il loro gap di contenuti”.

Fase 2: ricerca e assetto – costruire la struttura con i dati

Una volta definita l’idea, l’AI può decisamente accelerare la fase di ricerca e organizzazione.

Sintetizzare ricerche complesse

Devi leggere un lungo report di settore o un complesso documento tecnico? L’AI può essere il tuo assistente di ricerca personale.

Esempio pratico: carica il PDF di un report e chiedi: “riassumi i cinque punti chiave di questo documento e estrai tre statistiche rilevanti che posso usare nel mio articolo su [argomento]”.

La sintesi delle ricerche complesse con l’AI può essere utile quando si tratta di elaborare contenuti per i social media, ovvero testi che per loro natura non richiedono particolari approfondimenti. Ma consiglio sempre di verificare la correttezza dei dati estrapolati. Gli LLM (Gemini, ChatGPT, Co Pilot, etc.) possono incorrere in quelle che in gergo si chiamano “allucinazioni” e dare delle sintesi errate. Un controllo “umano” è sempre la cosa migliore da fare quando si estraggono dati e riassunti.

Creare delle scalette dettagliate

Una buona scaletta è la spina dorsale di un articolo di qualità. Usa l’AI come supporto per dare una struttura solida al tuo articolo.

  1. Crea una prima bozza di scaletta basata sulla tua esperienza.
  2. Chiedi all’AI di analizzarla: “Questo è il mio outline per un articolo su [argomento]. Quali sezioni mancano? C’è un modo più logico per ordinare i punti? Quali domande del pubblico non sto considerando?”
  3. Raffina la struttura basandoti sui suoi suggerimenti. Questo processo ti aiuterà a creare un indice completo e a prova di motori di ricerca classici e generativi.

Fase 3: La stesura – collaborare parola per parola

Questa è la fase dove affinare ancora di più la sinergia con i modelli linguistici.

Dalla scaletta al testo definitivo

Usa l’AI per generare una prima bozza di una sezione, specialmente se non hai un incipit pronto. Dopodiché, il tuo ruolo diventa fondamentale e insostituibile:

  • Riscrivi il testo con la tua voce e il tuo stile.
  • Aggiungi esempi personali, aneddoti e insight unici.
  • Verifica l’accuratezza di ogni affermazione (fact-checking).

Mantenere un tono coerente

Per assicurarti che l’AI scriva in linea con il tuo stile, puoi fornirle una “guida di stile”.

Prompt utile: “Scrivi un paragrafo su [argomento] usando queste linee guida: tono di voce amichevole ma autorevole, frasi brevi, evitare il gergo tecnico. Ecco un esempio di un altro mio articolo: [incolla un breve testo di esempio]”.

Io detesto i toni sensazionalistici, prediligo quelli informativi ed educativi. Specificando questo nei miei prompt, ottengo degli output più coerenti con il mio stile di scrittura.

Fase 4: oltre il testo – ottimizzazione e creazione di valore

Il lavoro non finisce con la scrittura. L’AI può aiutarti a massimizzare l’impatto del tuo contenuto.

Ottimizzazione SEO

Chiedi all’AI di aiutarti con compiti SEO specifici:

  • Generare meta title e meta description accattivanti.
  • Trovare sinonimi e termini correlati (LSI) da includere nel testo.
  • Formattare una sezione di testo come “Domande Frequenti” per puntare ai Rich Snippet.

Creazione di contenuti visuali e riassunti

Puoi usare l’AI per riproporre il tuo articolo su altri canali.

  • Social Media: “crea 3 post per LinkedIn basati su questo articolo, ognuno con un gancio diverso.”
  • Contenuti visuali: usa strumenti di image generation per creare immagini originali e pertinenti basate su una descrizione testuale.

Considerazioni sui limiti dell’AI

Usare l’intelligenza artificiale comporta un approccio etico, dove assumere delle responsabilità per garantire il rispetto del lavoro altrui.

  • Originalità: i modelli AI sono addestrati da esseri umani. Possiamo dire che arriveremo a un punto in cui conterranno tutto lo scibile umano in ogni campo. Ma per dare output, attingono a dati già esistenti. Usa sempre un controllo antiplagio e considera l’output dell’AI come una bozza che poi dovrai rielaborare con dei tuoi contributi personali. Se vuoi riproporre dei contenuti di altri blog, crea dei “quotes” e attribuisci agli autori. Darai così più autorevolezza al tuo articolo e mostrerai un atteggiamento professionale.
  • Accuratezza e “allucinazioni”: l’AI in alcuni casi può dare risultati errati su fatti o fonti. È consigliabile verificare ogni dato prima di pubblicare.
  • L’apporto umano: l’empatia, l’etica e il giudizio critico sono (per ora) caratteristiche esclusivamente appartenenti a noi umani. Per questa ragione è sempre importante verificare qualità e veridicità dei contenuti.

Domande Frequenti (FAQ)

L’AI sostituirà i copywriter e i creatori di contenuti?
No, ma sta cambiando il ruolo, strumenti e processi lavorativi. I professionisti di successo saranno quelli capaci di usare l’AI come uno strumento per aumentare la propria efficienza e capacità strategica, concentrandosi sugli aspetti in cui l’uomo è indispensabile: creatività, empatia e pensiero critico, giusto per citarne alcuni.

Quali sono i migliori tool AI per scrivere contenuti?
Esistono molti strumenti eccellenti come Gemini e ChatGPT. Tuttavia, più che lo strumento specifico, è importante il processo con cui lo si utilizza. Questa guida si concentra sul “come”, che è applicabile alla maggior parte dei modelli linguistici.

Come posso evitare di copiare quando uso l’AI?
Usa l’AI per l’ideazione, la ricerca, la strutturazione e la generazione di prime bozze. Non limitarti mai a copiare e incollare la risposta. Riscrivi sempre l’output con la tua voce, aggiungi le tue idee originali e verifica fatti e dati. Se un’idea o un lavoro appartiene a qualcuno, cita la frase e l’autore.

Conclusione

L’intelligenza artificiale non è una minaccia, ma un’opportunità totalmente nuova e straordinaria per assistere nel lavoro chi crea contenuti. Imparare a usarla come un co-pilota strategico ti permetterà di produrre articoli migliori, in meno tempo e con un impatto maggiore. La tecnologia si occuperà della fase più lunga (e noiosa) dell’analisi dei dati e della prima stesura, lasciando a te il compito più importante: infondere ai tuoi contenuti la tua creatività e unicità.

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Author

Debora Tesauro

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